Il ground and pound ovvero “colpire l’avversario quando è a terra”, è un passaggio tecnico che innanzitutto distingue le MMA da quasi tutti gli altri sport da combattimento al mondo. Quando lo scontro finisce al tappeto, sia perchè uno dei due lottatori è riuscito sferrare un colpo all’ avversario facendolo cadere, piuttosto che tramite un takedown, una delle tecniche più ambite da portare a termine dalla maggior parte dei fighter è proprio il ground£.
Detta in parole povere quando ci si ritrova al tappeto ed il proprio avversario è spalle a terra, si cerca con entrambe le gambe di salirgli a cavallo sopra le anche o meglio ancora l’ addome in maniera di intrappolarlo schiacciandolo col proprio peso, da qui si avrà la cosiddetta “fase dominante” o full mount position.
Una volta portato a termine questo primo passaggio si inizierà a colpirlo ripetutamente con pugni (anche a martello) e gomitate all’ addome e al volto nel tentativo di finalizzarlo nel minor tempo possibile per ko o per tko su stop arbitrale. Ovviamente non sarà come colpire un sacco in allenamento, il malcapitato cercherà di ripararsi il volto con avambracci e gomiti, e nello stesso tempo proverà ad afferrarvi i polsi nel tentativo di farvi desistere e stancarvi.
Le fasi di lotta a terra per portare a termine questa tecnica sono svariate e molto difficili, ovviamente chi è spalle a terra farà sempre di tutto per non cadere in questa situazione, proverà in ogni modo a cintarvi con le proprie gambe o male che vada tenterà di bloccarvi almeno una gamba per non permettervi di salirgli in “posizione dominante”.
L’obiettivo come già detto di questa transizione è riuscire a portare il maggior numero di colpi possibile bucando la guardia di chi subisce, utilizzando molto velocemente movimenti automatizzati in allenamento quali colpi di gomito e pugni al volto cercando nel frattempo di non essere colpiti.
Questa tecnica è molto utilizzata per due motivi, nel caso non si riesca a finalizzare l’avversario si riuscirà comunque a portare un maggior numero di colpi e nel caso il match non finisse prima del limite si avrà comunque guadagnato punti agli occhi dei giudici.